Europa, ci mettiamo in moto?
Una ricerca commissionata dal parlamento europeo vertente sullo sport e sull’attività fisica raccolti da Eurobarometro, mostra come il 46% degli europei sia totalmente sedentario, a fronte di un 40% che dice di svolgere attività fisica o sport almeno una volta a settimana, e di un 7% di sportivi regolari.
La percentuale di chi non pratica sport ma svolge qualche forma di esercizio (spostamenti in bici, camminate, giardinaggio ecc.) è del 14% invece.
Secondo la ricerca di Eurobarometro, l’impegno sportivo in UE risulta fortemente correlato al benessere economico e al grado di istruzione, difatti sono i liberi professionisti a praticare sport con costanza e dedizione.
Nord Vs Sud
Il Nord Europa risulta più attivo rispetto al sud (dotato anche di meno infrastrutture);
I paesi con la percentuale di sportivi attivi più alta sono Finlandia (69%), Svezia (67%) e Danimarca (63%), mentre a fare da contraltare ci sono paesi come Bulgaria, Grecia e Portogallo in cui il 68% degli intervistati ha asserito di non praticare alcuno sport.
In Italia non ce la passiamo meglio, peggio del nostro tasso di pigrizia (il 72% dice di non muoversi affatto) ci sono solo Romania, Portogallo, Bulgaria e Grecia.
Nel nostro Bel Paese sembra che la pratica sportiva sia legata all’età e al genere, i maschi che praticano sport sono il 28,9 % (tra gli 11-14 anni, la percentuale è del 64,5%), mentre le donne si assetano ad un 21% (con picco del 58.7% nella fascia 6-10 anni).
Due terzi del campione inoltre (69%) ammette di passare tra le 2,5 e le 8,5 ore al giorno, passando da tavolo a divano, la fascia d’età 15-24 è quella a risultare meno sedentaria (31%) rispetto ad una media nazionale del 53%.
Obesità
Dal 1975 ad oggi, il tasso di obesità è triplicato nel vecchio continente, con Malta, Ungheria e Lituania a fare da Tedofori.
I paesi dell’Europa Orientale sono quelli col maggior tasso di decessi causati dell’obesità (Euractiv-Our World Data 2021).
A preoccupare c’è il tasso di obesità infantile, secondo la commissione europea 1 bambino europeo su 3 (6-9 anni) è obeso o fortemente sovrappeso, ed i paesi più colpiti risultano quelli meridionali (Italia, Grecia, Malta).
Senz’altro la diffusione negli ultimi 30-40 anni di cibi ultra-processati economici ha avuto un ruolo determinante; perciò, la commissione europea nel periodo 2014-2020 ha reintrodotto nelle mense scolastiche europee lo schema Frutta-Verdura-Latte.
HealthyLifeaStyle4All
Il 23 settembre 2021 la commissione europea ha lanciato la campagna #HealthyLifeaStyle4all che si fonda su 3 principi: Aumentare la consapevolezza sull’adottare stili di vita salutari in ogni fase della vita; Corretta alimentazione e migliorare l’accesso allo sport e all’attività fisica in un’ottica di inclusione.
Risulta importante fare in modo che i giovani non perdano l’abitudine all’attività crescendo, oltre ad aumentare il coinvolgimento di bambini e adolescenti europei, e per farlo penso sia fondamentale intervenire con una corretta educazione promossa nelle scuole, congiuntamente con delle campagne social e la sensibilizzazione e educazione anche dei genitori stessi.
Difatti, alla base anche dello svolgimento dell’attività fisica, ci sono motivazioni differenti:
Il 54% degli europei partica attività per migliorare lo stato di salute, il in Italia invece il 33% afferma di essere spinto verso l’attività fisica per migliorare il proprio aspetto fisico (media europea del 20% - Eurobarometro)
Il contrasto Italia-Europa viene fuori anche nella percentuale di chi pratica attività fisica per puro divertimento (19% vs 30%).
Anche il fenomeno di aggregazione sociale hai il suo peso, il 22% degli intervistati ha asserito di svolgere attività per stare con amici.
Sempre dalla ricerca raccolta da Eurobarometro risulta che il 73% si senta insoddisfatto circa le opportunità di fitness offerte dal proprio quartiere in Europa, mentre il 40% degli europei preferisce svolgere attività all’aperto o in spazi verdi.
In conclusione, alla luce di questi dati, risulta altrettanto importante intervenire (congiuntamente ad una corretta educazione e incanalamento verso gli ideali che portino alla pratica di attività) con installazioni all’aperto e miglioramenti delle infrastrutture già presenti nei parchi e nelle piazze europee, il tutto cercando di svolgere anche delle manifestazioni che coinvolgano grandi e piccini magari nel fine settimana nelle piazze.
Antonio Sciascia Studente Scopsi