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QUANDO LA CRONACA ROSA DIVENTA CRONACA NERA. La violenza di genere e le “pari opportunità”
Mentre scrivo queste righe mi accorgo che la parola femminicidio è sottolineata in rosso, come quando sbagli a scrivere una parola, “nessun suggerimento” mi dice il computer, insomma questa parola non esiste. Il problema è che le azioni legate a questa parola invece esistono, ed esistono in modo evidente e rimbombano nei nomi delle vittime che nel miglior dei casi sono state picchiate, sfruttate, intimorite e nel peggiore sono morte. C’è chi afferma che non esistono omicidi di genere, che gli omicidi sono solo omicidi a prescindere dal fatto che tu sia uomo o donna.     Dati alla mano solo il 2021 conta 103 vittime, 103 femminicidi. Ma quando parliamo di violenza di genere non ci riferiamo solo ai femminicidi, anzi, questi sono solo l’ultima tappa di un percorso spesso definito da molestie e soprusi di ogni genere. Non si tratta solo di violenza fisica, parliamo anche di violenza psicologica, verbale, di ricatti morali, di abusi in casa, sul lavoro, per strada, parliamo di catwalking, di attenzioni non richieste, di inviti che assomigliano a minacce, di stipendi diversi a pari condizioni, di un tasso di occupazione femminile più basso rispetto a quello maschile, di domande del tipo “ha intenzione di avere figli?” ai colloqui, dell’uso di “Signorina” al posto di “Dottoressa”. Molto più semplicemente potremmo affermare che la violenza parte dalla differenza, il solo essere il sesso opposto basta come capro espiatorio.     Nel 2011 ha visto la luce il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante contro la violenza di genere, parliamo del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. La cosiddetta Convenzione di Istanbul. Questa non solo afferma che la violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani, ma riconosce come il raggiungimento dell’uguaglianza sia un elemento chiave per prevenire la violenza. E allora di nuovo, ancora, dati alla mano, brividi. Nel decennio 2012-2021 le vittime sono state circa 1200 con una media di 150 l’anno. Quindi come possiamo arrivare al traguardo dell’uguaglianza di genere? La prima questione da rivedere è l’educazione. Parte sempre tutto da questo, dall’educazione. Ma come facciamo a modificare un’idea talmente radicata nella nostra cultura da sembrare normale? Fin da piccoli ci dicono che noi siamo femminucce e loro maschietti, ci inculcano questa diversità, noi giochiamo con le bambole loro con i supereroi (quasi tutti uomini ovviamente). Educare i figli all’uguaglianza e al rispetto è il primo passo, ma anche la scuola ha un ruolo fondamentale, educare i bambini ad apprezzare le diversità e non averne paura, a parlare in modo non discriminatorio, parlare senza “lasciar intedere”. Una lotta agli stereotipi e ai pregiudizi e l’allenamento al pensiero critico e personale. Politiche di inclusione, politiche che agevolano le madri, le mogli, le donne che vogliono lavorare, istituendo per esempio asili nelle aziende e nei posti di lavoro non costringendo le donne a dover scegliere fra famiglia e lavoro, sussidi alle aziende che assumono donne, equità di linguaggio e trattamento sul lavoro e sanzioni in caso contrario. Condannare chi questi crimini li commette, per esempio, sarebbe carino. Aiutare le donne significa aiutare il mondo. Quel “se l’è cercata” non regge più. Stefania Barsanti, studentessa scopsi, Università degli studi di Bari Aldo Moro   fonti:
  1. Alessandra Ziniti- Aumentano i femminicidi, sono 103 le donne uccise nel 2021. Draghi: "Per il governo priorità assoluta, più risorse"- La Repubblica: https://www.repubblica.it/cronaca/2021/11/22/news/femminicidi_sono_103_nel_2021_sono_gia_piu_dello_scorso_anno_invertito_il_trend_in_discesa_che_durava_dal_2018_-327336781/
  2. Legislatura 17ª - Dossier n. 29 https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DOSSIER/0/750635/index.html?part=dossier_dossier1-sezione_sezione2-h2_h22
  3. Fabio Bartolomeo-Inchiesta con analisi statistica sul femminicidio in Italia: https://www.istat.it/it/files/2018/04/Analisi-delle-sentenze-di-Femminicidio-Ministero-di-Giustizia.pdf
  4. Manifesto delle giornaliste e dei giornalistiper il rispetto e la parita’ di genere nell’informazione-
  5. Immagine copertina: https://comune.santena.to.it/contenuti/281454/8

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