#TheFutureIsYours #Eu4F
Impegniamoci e collaboriamo insieme per un futuro migliore
Ogni giorno che passa ci troviamo ad affrontare fenomeni climatici sempre più estremi, devastanti, terrificanti e più passano gli anni e più ci ritroveremo di fronte a situazioni che non saremo più in grado di gestire né tantomeno di porvi una soluzione. Surriscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, incendi, aumento delle maree costiere, cicloni, alluvioni sono tutte terribili conseguenze della effettiva crisi climatica che stiamo vivendo. Senza dimenticare le forti siccità che stiamo vivendo, che spingono tante specie di animali e vegetali a spostarsi da un ecosistema all’altro causando gravi danni alla biodiversità in tutto il mondo. Dagli anni 80 ogni decennio che abbiamo vissuto è stato il più caldo di tutti i precedenti; gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi della storia. È ormai chiaramente un dato di fatto che è stata la mano dell’uomo a causare queste gravi conseguenze sul clima; in particolare a causa dell’aumento dei gas serra che sono stati immessi nell’atmosfera. La concentrazione di tutti questi gas ha raggiunto dei livelli mai visti prima: c’è stato un aumento del 147% di anidride carbonica, del 259% di metano, e del 123% di protossido di azoto. A provocare più danni sono proprio i consumi di gas, carbone e petrolio; secondo il Global Energy Perspective 2019 di McKinsey le fonti fossili sono responsabili dell’83% delle emissioni totali di CO2 e la sola produzione di elettricità attraverso il carbone incide per il 36%. È stato stabilito che l’aumento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera è responsabile di circa un terzo dell’aumento delle temperature medie. Purtroppo anche l’aumento dell’abbattimento di foreste provoca ingenti danni perché gli alberi aiutano nel regolare il clima assorbendo anidride carbonica dall'atmosfera e di conseguenza abbattendo gli alberi si perdono i loro effetti benefici. Secondo alcuni studi che sono stati effettuati non ci attiviamo subito per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, questo sarà il futuro a cui i nostri figli andranno incontro: 400 000 mila morti premature all'anno a causa dell'inquinamento atmosferico, 90 000 decessi all'anno a causa delle ondate di caldo, 40% in meno di acqua disponibile nelle regioni dell'Europa meridionale, 2,2 milioni di persone esposte alle inondazioni costiere ogni anno, 190 miliardi di euro di perdite economiche annue. Purtroppo non ci rendiamo conto di quanto i cambiamenti climatici possano compromettere fortemente la nostra vita, in particolare la nostra salute, è un rischio che riguarda tutti noi e per questo dobbiamo impegnarci nel nostro piccolo per salvaguardare il nostro ambiente. Un ambiente pulito è essenziale per la salute e il benessere umani. Praticare uno stile di vita sostenibile e adottare alcune piccole azioni quotidiane possono davvero fare la differenza e contribuire a inquinare meno o a non inquinare affatto, ad esempio: utilizzare la bicicletta o i mezzi pubblici, scegliere prodotti senza imballaggi, pulire casa in modo ecologico, evitare di acquistare bottiglie in plastica, non sprecare acqua, utilizzare impianti ad alta efficienza energetica (classe A, illuminazione a basso impatto) ed energia prodotta da fonti rinnovabili imparare a suddividere i rifiuti con un'attenta raccolta differenziata. Uno stile di vita ecologico dipende anche dalla scelta dei mezzi che utilizziamo per spostarci. La macchina é più comoda e più veloce ma l'inquinamento dei gas di scarico delle auto è però oggi una problematica molto grande per le nostre città. Possiamo considerare l'ipotesi di spostarci a piedi o in bicicletta, ogni qualvolta sappiamo di dover percorrere tragitti più brevi. Questa sana abitudine aiuterà la nostra salute e quella dell'ambiente in cui viviamo. Questo è decisamente il momento ideale, grazie agli eco incentivi messi a disposizione del governo per l'acquisto di veicoli ibridi o elettrici. L'Unione Europea è da tempo leader mondiale nella lotta ai cambiamenti climatici. Sono stati creati vari piani per ridurre le emissioni, in particolare del 55% entro il 2030. L'Europa entro il 2050 punta a diventare il primo continente a impatto zero sul clima cercando appunto di ridurre il più possibile le emissioni e aumentare l'assorbimento di gas a effetto serra dall'atmosfera. Questo obiettivo fa parte del Green Deal europeo, un piano che prevede oltre alla riduzione delle emissioni di gas, una società equa, sana e prospera per le generazioni future. I principali temi dell'azione europea riguardano la costruzione di più aree verdi, di promuovere l'educazione e la sensibilizzazione in materia di clima per tutti, trasporti ecologici per ridurre l'emissione di carbonio, utilizzare una qualità migliore nella costruzione di edifici, ma soprattutto l'azione per il clima sta già creando tanti nuovi posti di lavoro e tante nuove opportunità per le future generazioni. AURORA MACCURO , MORGANA PILIEGO Studentesse SCOPSI, Università degli Studi ''Aldo Moro'' di Bari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *