Negli ultimi anni (soprattutto in relazione alla pandemia), di fronte alla solitudine dei giovani, alle loro paure, ai desideri di fuga, al disagio che può manifestarsi in mille modi, l’educazione fisica e sportiva nelle scuole non può risolversi nell’“eserciziario episodico” o, quando ci si ricorda di insegnarla, nella trasmissione di contenuti e di conoscenze tecnico-sportive. Nasce da queste esigenze sociali e culturali, il significato di riportare in primo piano i valori dello sport nella formazione dell’uomo e del cittadino del domani.
Molteplici, infatti, sono le possibilità di coniugare l’attività sportiva con le tematiche di interesse sociale, per favorire le relazioni tra persone di culture ed etnie diverse e l’inclusione sociale ed il dialogo tra tutte le diversità. Democrazia, uguaglianza e solidarietà sono i valori basilari del “modello europeo di sport”. Delle cinque funzioni specifiche che la Commissione europea riconosce alle attività sportive: quella educativa, di sanità pubblica, sociale, culturale e ludica, l’ambito sociale sembra essere il più importante.
Oggi c’è una consapevolezza maggiore riguardo all’importanza dello sport. Infatti, tutti i genitori sanno che i vantaggi dello sport riguardano non solo la salute fisica ma anche quella psicologica, per questo è importante indirizzare i bambini verso uno sport fin da piccolissimi.
Ma affinché lo sport diventi uno strumento idoneo per promuovere una società più giusta e armoniosa, per combattere il razzismo, l’intolleranza, favorire l’inclusione ed il dialogo tra tutte le diversità, occorre che la funzione sociale dello sport sia universalmente riconosciuta e le varie istituzioni europee siano più vicine ai cittadini. Occorre promuovere politiche volte all’educazione formale e informale dei giovani e incoraggiare attività sportive, ludiche e del tempo libero che quotidianamente favoriscano sane e permanenti abitudini di vita e la comprensione di valori etici di comportamento. In questo senso, le attività motorie appropriatamente strutturate e presentate possono contribuire allo sviluppo di un comportamento pro-sociale e possono addirittura combattere comportamenti antisociali e criminali nei giovani.
In particolare, i programmi scolastici hanno il vantaggio di aprire a tutti i bambini, generando risultati positivi quali miglioramento nel ragionamento morale, nella sportività e responsabilità personale. In questo senso, lo sport può essere anche considerato come uno strumento per promuovere maggiori diritti umani.
Inoltre, partendo dal successo delle prime campagne sportive per la pace per affrontare una vasta gamma di questioni sociali a livello locale e nazionale, sono state successivamente lanciate, a livello internazionale, diverse iniziative per promuovere lo sport come mezzo per il cambiamento, gettando le basi per una strategia di intervento e movimento sociale oggi noto come Sport for Development e Peace. Questa strategia propone l’uso di giochi, attività fisica e sport per raggiungere precisi obiettivi di pace e sviluppo. Questo approccio mira a realizzare il diritto di tutti i membri della società di prendere parte alle attività sportive e del tempo libero (Sport for Development e Peace International Working Group, 2008) ma ha anche un’importante componente non basata su attività sportive: va ad affrontare una vasta gamma di questioni sociali come l’uguaglianza tra i generi, la costruzione della pace e risoluzione dei conflitti, l’integrazione sociale, crimine e violenza, il razzismo, la disuguaglianza sociale e l’educazione alla salute.
Rispetto ai valori personali degli atleti, i genitori svolgono un ruolo chiave nell’attività sportiva dei bambini. Infatti, influenzano le prestazioni sportive dei loro figli e hanno un ruolo nel trasmettere valori attraverso lo sport. In effetti, i bambini possono considerare i loro genitori desiderosi di trasmettere valori attraverso lo sport. E questo potrebbe avere un impatto sul modo in cui vivono e si comportano all’interno del contesto sportivo.
Inoltre, più in generale, i genitori sembrano svolgere un ruolo diverso nell’influenzare i comportamenti antisociali dei figli nello sport, dove i padri risultano essere un predittore positivo e significativo rispetto alle madri. Si potrebbe ipotizzare, quindi, che i bambini percepiscano i propri genitori come diversamente motivati nel trasmettere valori attraverso lo sport, come lo sono nella trasmissione del valore in generale. E questo può causare, di conseguenza, una differenza nel modo in cui questi valori influenzano poi i comportamenti degli adolescenti.
In conclusione, lo sport da sempre ha costituito e costituisce una esperienza formativa completa per lo sviluppo psicofisico e sociale dell’essere umano. La pratica dell’attività sportiva ha benefici su diverse dimensioni dell’esperienza umana ed i suoi effetti sono terapeutici e migliorativi sul piano della qualità della vita e del wellness. Mantenere uno stile di vita sano, con una regolare e corretta attività motoria contribuisce a far star meglio le persone. La scelta dei ragazzi di praticare sport, così come confermato da innumerevoli ricerche scientifiche, migliora il rendimento scolastico e favorisce una sana e funzionale strategia di coping. Inoltre, sul piano educativo favorisce lo sviluppo ed il rispetto delle regole, di comportamenti etici, del confronto con l’altro, di problem solving e di adattamento creativo a nuove situazioni.