L’istruzione, la cultura e lo sport sono il presente e il futuro dell’Europa, il cui destino dipende solo da noi cittadini. Bisogna intervenire con proposte o accorgimenti per cercare di migliorare e garantire il futuro di ciascuno di questi tre settori. Nel campo dell’istruzione, bisognerebbe ascoltare a scuola le esigenze dei genitori e rapportarle a quelle degli insegnanti al fine di trovare il giusto equilibrio per dare il meglio ai giovani nelle fasi più delicate della loro vita. L’istruzione di continui tavoli congiunti con genitori, docenti, istruzioni scolastiche, associazioni di quartiere, dovrà essere il punto cardine per un confronto per risolvere le varie problematiche del settore come trasporti, servizi di supporto alle famiglie, problematiche sociali o anche dare un aiuto a studenti con difficoltà di apprendimento o con disabilità, non solo motorie. In tal modo, i paesi dell'UE possono e devono migliorare i propri sistemi di istruzione e formazione lavorando insieme o imparando gli uni dagli altri, scambiando buone pratiche strategiche e garantendo la competitività e la creazione di posti di lavoro. La prospettiva di un apprendimento permanente in tutti i contesti è di porre le basi per tutti i cittadini per realizzare appieno le proprie potenzialità, grazie ad una prosperità economica e sostenibile e l'occupabilità.
Anche la Cultura, così come l’Istruzione, è uno dei principali indicatori di felicità civica, in quanto l’elevazione dello spirito e il benessere, oltre che fisico, anche psicologico ed intellettuale dei cittadini sono direttamente correlati alla cultura vissuta e percepita. Ad esempio le mostre, gli spettacoli, gli eventi devono essere scelti in base ad uno specifico programma in cui tutte le arti devono essere valorizzate per permettere una crescita ed un’evoluzione culturale. È sulla base della Cultura di una città che possiamo fare un progetto di futuro e la cultura deve essere accessibile a tutti e per tutti, non solo esclusivamente per le classi élite. È opportuno anche portare la cultura nei quartieri e coinvolgere i cittadini con le loro associazioni nella programmazione culturale creando maggiore continuità tra gli eventi e più integrazione tra centro e periferia. Oltre alla cultura, il diritto allo sport è di tutti i giovani, di tutte le estrazioni sociali. Lo sport è uno strumento per elevare lo spirito e non solo per un benessere fisico. Un obiettivo chiaro per il presente e il futuro deve essere il controllo dei costi, in modo che gli impianti siano utilizzabili da tutti e venga favorita la pratica sportiva di giovani, anziani e lavoratori.
Partendo dalla promozione dello sport nelle scuole, si deve dare a tutti la possibilità di apprendere e praticare a costi ridotti anche quegli sport che un tempo erano per tutti e che oggi sono diventati solo per chi ha più risorse, ad esempio lo sci, che è diventato il cosiddetto "sport dei ricchi ". La priorità è garantire la possibilità a chiunque di svolgere pubblicamente e possibilmente a titolo gratuito o con tariffe contenute, il maggior numero di attività sportive. L’identificazione dei valori dello sport garantisce sostegno dei problemi del prossimo, rispetto dell’avversario e del più debole, unione di intenti, spinta a migliorare e migliorarsi, onore nella vittoria, rispetto nella sconfitta. Servono anche strutture più moderne e riqualificate e associazioni sportive che garantiscano tale sviluppo, perché lo Sport è Cultura. Dunque, l’Europa del presente e quella del futuro sono nelle mani di noi cittadini e devono concentrare le proprie attenzioni in modo più importante su questi tre settori fondamentali, partendo dai più piccoli che sono i cittadini del futuro perché l’istruzione, la cultura e lo sport permettono la crescita personale, culturale ed educativa di una persona o di una intera comunità.
FONTE : https://www.miur.gov.it/unioneeuropea
DANILO BELSITO MATRICOLA 755778 STUDENTE SCOPSI UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI “ ALDO MORO “