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Global warming: Impatti e Soluzioni

I dati parlano chiaro: il riscaldamento globale sta causando non solo l’innalzamento della temperatura media sulla Terra del 2,7% ma anche eventi meteorologici estremi come alluvioni, uragani, grandinate e ondate di caldo e siccità, tutte terribili conseguenze della crisi climatica alla quale stiamo assistendo.
Questi fenomeni hanno fatto la loro prima comparsa in particolar modo dopo la Rivoluzione Industriale, dunque a partire dal 19° secolo, agli inizi del 1800, in seguito anche al boom demografico e anni duranti i quali gli scienziati iniziarono a notare i primi innalzamenti dei mari e degli oceani che causarono la perdita dell’habitat naturali ad alcune specie di animali e vegetali.  Essi stanno conducendo inevitabilmente all’aumento di incendi, frane, perdita della biodiversità, la sopravvivenza delle specie, colpendo in periodi atipici rispetto al passato.
Ad influenzare maggiormente i cambiamenti climatici  e la temperatura della Terra è l’attività umana, che attraverso la combustione dei tre principali combustibili fossili quali olio, gas naturale e carbone (di per sé non nocivi), legata alla continua industrializzazione del Paese, aggiungono all’atmosfera enormi quantità di gas serra, che equivalgono al 75% delle emissioni globali e aumentando così il riscaldamento globale.

Industrializzazione

Al 2021, ad esempio, la temperatura media globale è stata di circa 1,11°C, temperatura che va di sopra di 1 grado rispetto ai livelli preindustriali ; limite che secondo l'accordo di Parigi si cerca di evitare, anche perché l’Europa al 2050 punta a diventare uno tra i Paesi a impatto zero sul clima. Motivo per il quale l'Europa, ed in particolare i Paesi mediterranei che hanno vissuto un'ondata di calore molto intensa (48,8°C) durante il mese di luglio e parte di agosto, con temperature elevate che hanno interessato in modo particolare la Grecia, Spagna e Italia; ha previsto una temperatura media che dovrebbe esser compresa tra 0,97°C e 1,21°C. Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change) alla fine del ventunesimo secolo ci si può aspettare un aumento di temperatura che varia da 1,5°C ad un massimo di 4,5°C .

Caldo torrido a Floridia (Sicilia), 48,8°C

La comunità scientifica attribuisce la causa del global warming all’antropizzazione e che gli effetti saranno rintracciabili sia nell’ambiente sia sulle condizioni sanitarie ed economiche dei paesi peggiorando le condizioni di vita delle popolazioni e causando così anche migrazioni di persone in fuga dai pericoli sovra citati.
Chiaramente l’azione umana contro il cambiamento climatico aiuta a salvaguardare l’ambiente in cui viviamo e l’ecosistema dal quale dipendiamo.
Una serie di studi effettuati sui bambini hanno dimostrato che il riscaldamento globale e dunque l’aumento delle temperature ha a che fare con i parti prematuri e la tendenza all’obesità nel primo anno di vita, dunque sulla nostra stessa salute. Disturbi che  possono persistere per tutta la vita: in Australia tra il 2005 e il 2014 su 1 milione di gravidanza ha portato alla luce il fatto che il 3% di neo mamme trovatesi in località più calde avevano  il 16% di probabilità in più di terminare anzitempo la gravidanza.

Messico, deforestazione illegale.

Noi giovani, noi tutti cittadini dovremmo comportarci in maniera sostenibile: innanzitutto è necessario educare l’uomo sia sulle azioni svolte in passato e dunque dei danni che ha causato, sia su ciò che potrebbe fare per ridurre il più possibile i danni: in primo luogo è necessario ridurre su vasta scala la produzione di gas a effetto serra che portino le emissioni di COpari a zero , il che permetterebbe di moderare gli effetti dei cambiamenti climatici. Potremmo utilizzare le vetture ibride e dunque benzina/elettriche che riducono le emissioni negli standard EURO.
Dovremmo mettere in sicurezza le infrastrutture onde evitare che eventi atmosferici estremi possano causare tragedie. Potremmo riciclare e riutilizzare oggetti, o magari muoverci a piedi o in bicicletta.
Potremmo semplicemente pensare che non solo le istituzioni possano contribuire al cambiamento: ognuno di noi è responsabile non solo del nostro futuro, ma anche quello dei nostri futuri figli. Ogni nostra piccola ma grande azione ecosostenibile e green sarà un passo verso la nostra salvezza.

Katia Cante Studentessa Scopsi, Università degli studi di Bari Aldo Moro.

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