Mattarella, alla conclusione del suo settenato, porge l'ultimo saluto agli ambasciatori italiani
La pandemia e la conseguente crisi socio-politica hanno messo a dura prova le forze democratiche dell'Unione Europea, ma il Presidente della Repubblica, nel discorso tenuto il 20 dicembre alla Farnesina, dinanzi agli ambasciatori, ha sottolineato la grande capacità di resistenza e collaborazione che hanno dimostrato tutti i paesi. Grazie alla cooperazione tra i membri, sono state evitate la chiusura delle frontiere ed è stata intrapresa una cooperazione proficua per la ricerca e l'acquisto dei vaccini.
La consapevolezza dei rischi derivanti dalla crisi ha favorito una coesione che si è concretizzata in un'azione comune di cui ha beneficiato tutta l'Europa.
Ora la priorità è quella di salvaguardare i principi democratici e liberali su cui l'unione si fonda. Va eliminato il concetto di "fortezza Europa" propugnato da alcuni, da cui deriva in molti casi, uno scarso rispetto dei diritti umani.
L'intervento del Presidente si è concluso con un ricordo dell'ambasciatore Luca Attanasio, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all'autista Mustapha Milambo nella Repubblica Democratica del Congo.